Ovvimante c'è spazio anche per una tavola gree creata con la plastica riciclata delle bottiglie delle bottiglie.
Lo skateboard continua ad affascinare giovani e meno giovani, ma come prenderanno i puristi lì'apporto di queste nuove tecnologie nelle vecchie e solide tavole in legno?
Connettività bluetooth, collegamenti wi-fi, motori potentissimi delle versioni elettriche, alluminio anodizzato preso in prestito dall’aeronautica, stampa 3d per creare i componenti…
Prendiamo per esempio il Riptide R1 Black, l’ultimo della lunga lista di cosiddetti “surfskate”, ossia le tavole da strada dotate di truck appositi per realizzare una spinta dinamica simile a quando si cerca di prendere velocità surfando.
Grazie ai suoi “Waterborne Surf Adapters”, gli adattatori che trasformano la tavola da strada in una simil tavola da surf, con Riptide R1 Black si potrà provare l’ebbrezza (e sentire la brezza) di cavalcare l’onda. Del divertimento, sicuramente.
Per chi al mare preferisce la montagna, c’è l’EV4 Mountain Board Boardzilla, lo skateboard elettrico che va come una scheggia sulle stradine sterrate in salita, bagnando il naso a qualsiasi mountain bike o moto da trial nei paraggi.
Lo skate elettrico connesso che localizza creato per lo per lo sharing
Si chiama Pantera e viene già paura a pronunciare il nome, figuriamoci a “cavalcarlo”! Lo produce Bajaboard, una società australiana specializzata nella costruzione di skateboard elettrici dedicati all’off-road.
Gigabot X è la tavola che viene stampata in 3d partendo dalla plastica di bottigliette riciclata. La produce Re3d, un’azienda specializzata nel riciclo ecosostenibile di materiali plastici.
Freebord è lo skateboard che, a differenza delle tavole tradizionali, ha sei ruote. Le solite quattro di dimensioni normali sono attaccate all’esterno mentre due più piccole sono fissate in mezzo alla tavola.
Per adesso va bene così restate sintonizzati
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